Ladakh, cuore pulsante dell’Himalaya indiano, terra estrema sul tetto del mondo. Un viaggio fotografico attraverso un angolo remoto dell’India, inseguendo la luce dei grandi spazi, delle montagne dell’Himalaya che sfumano nei colori del giallo e dell’ocra per culminare nel rosso che va in scena nell’ora del tramonto e incendia le vette innevate. Il Ladakh ha conservato intatta la bellezza incontaminata dei paesaggi, delle vallate, dei fiumi tortuosi e dei monasteri arroccati, vera vocazione religiosa: il buddismo. L’incontro con i popoli tibetani, generosi e pacifici, saranno alla base del tour fotografico. Scenari di grande impatto e luci che emozionano convogliano al piacere del grande scatto. Atmosfere inusuali. Universo oltremisura per gli esteti della fotografia di viaggio.
DIVERTIMENTO > L’itinerario è studiato per combinare il piacere del viaggio e la passione per la fotografia. Un percorso utile e stimolante, lontano dalla filosofia massificata dei viaggi di gruppo. In questa esperienza sarete guidati alla ricerca di nuove soluzioni fotografiche attraverso scenari de città di rara bellezza; l’incontro di popoli, culture e religioni che completano il territorio, arricchirà il viaggio di esperienze personali.
ESPERIENZA > Il viaggio fotografico in India è indirizzato a soddisfare un limitato gruppo di partecipanti (max, 6 viaggiatori) per poter seguire tutti con il massimo impegno: offrire assistenza pratica passo per passo, imparare i trucchi del mestiere e i consigli per evitare gli errori che fanno perdere le fotografie più importanti.
PRATICA > La teoria senza la pratica è completamente inutile! Cosa c’è di meglio che sperimentare sul campo? Inoltre le fotografie saranno potenziate dalla post-produzione degli scatti realizzati durante la giornata, fine ultimo per conseguire un portfolio , un corretto posizionamento nei social e un eventuale concetto della professione e il relativo posizionamento nel mercato delle immagini
METODO > Le immagini che realizzerete saranno sicuramente l’espressione del pensiero secondo le proprie attitudini ma anche una ricerca per immagini mirata a perfezionare l’istante dello scatto seguendo un idoneo percorso didattico che vi accompagnerà durante il viaggio per spiegare le tecniche fotografiche e chiarire il concetto e le basi di un progetto fotografico. Una ricerca per immagini, dunque, mirata a perfezionare l’istante dello scatto e dar forza agli aspetti della fotografia di viaggio.
Il viaggio in Ladakh è adatto a tutti ed è aperto tanto a chi si avvicina al mondo della fotografia per la prima volta e desidera apprendere le basi della tecnica fotografica, tanto a coloro che possiedono già esperienza e sanno muoversi in piena autonomia secondo specifiche conoscenze maturate nelle proprie basi teoriche. Il corso fotografico è strutturato in modo semplice e funzionale con lezioni sul campo che affrontano gli argomenti della fotografia di viaggio: il reportage, il ritratto ambientato, il paesaggio. Gli insegnamenti teorici/tecnici affronteranno i temi della composizione, l’esposizione in modalità manuale, le possibilità degli automatismi, e la finalizzazione delle immagini attraverso programmi di postproduzione.
Chi invece è un appassionato di viaggi e intende essere soltanto accompagnatore potrà seguire le spiegazioni delle nostre guide locali e formulare le opportune riflessioni sulle realtà culturali, storiche e geografiche, valutando nuove idee e punti di vista.
Per info e prenotazioni scrivi a robertofarina.photo@gmail.com o più semplicemente contattatemi al +39 327 387 8312 sarò lieto di spiegarti il viaggio, rispondere alle domande e assisterti durante le fasi di prenotazione.
Oppure puoi iscriverti contattando direttamente il tour operator ATG Around The Globe s.r.l. di Roma – Cristiano Lastricati, cristiano@atglobe.it o chiamando lo 06 4891 3615
Per il viaggio in Ladakh stiamo lavorando alle nuove date di partenza. Per ricevere info e aggiornamenti chiama o scrivi a robertofarina.photo@gmail.com
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1° GIORNO (2 agosto) – Italia ⇒ Dheli ⇒ Leh (Ladakh)
Partenza nel tardo pomeriggio con volo di linea . Pasti e pernottamento a bordo.
2° GIORNO (3 agosto) – ⇒ Leh ⇐
Arrivo a Leh. Disbrigo delle formalità e trasferimento in hotel.
Giornata libera. Leh, capitale dello stato indiano del Ladakh, si trova a 3.500 m di altitudine, a causa del dislivello è obbligatorio riposare e acclimatarsi. Un fattore molto importante per il completamento con successo dell’intero viaggio: il tour è progettato appositamente tenendo presente questo aspetto. Pranzo in hotel. Nel pomeriggio lenta passeggiata fotografica intorno al Bazar di Leh e la città vecchia.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel.
3° GIORNO (4 agosto) – Leh ⇒ monasteri tibetani e gompa di Hemis, Shey e Thiksey (↔ 120 km.)
Dopo colazione iniziamo il nostro primo tour fotografico dei monasteri tibetani della valle del fiume Indo.
Hemis: a 40 km da Leh, il gompa di Hemis dell’ordine dei Gelukpa è il più grande, ricco e conosciuto del Ladakh. La sua popolarità deriva dal grande festival annuale che si tiene qui in estate. Il festival è in onore dell’anniversario della nascita del Guru Padma Sambhav. Ha anche il più grande thanka in Ladakh che non viene girato una volta ogni 12 anni. In questi giorni centinaia di pellegrini si riuniranno a Hemis per rendere omaggio. Hemis fu costruito nel 1630 durante il regno di Sengge Namgyal, un illustre sovrano del Ladakh. Fiorì sotto la dinastia Namgyal per la regalità favorita la setta Drugkpa che gestiva il monastero. È diviso in due, la Sala delle Assemblee a destra e il tempio principale a sinistra. La sala, Dukhang, è anche utilizzata come “sala verde” dai ballerini durante il festival. Il tempio è noto come Tshogkhang. Le verande presentano una serie di affreschi, tra cui la “ruota della vita” buddista (Kalachakra) e i “Signori dei Quattro Quarti”, e le immancabili ruote di preghiera.
Shey: Fino al XVI secolo era la residenza reale, i re di Leh dovevano nascere nei monasteri. Questo monastero del palazzo ha la più grande statua del Buddha Maitreya in Ladakh. Eretto a metà del XVII secolo, lavorato in oro e fogli di rame dorato con capelli blu, è alto 17,5 metri.
Thiksey: 19 km da Leh, è uno dei gompa più spettacolari. Come vetrina della migliore architettura dello stato del Ladakh , il Monastero di Thiksey è in realtà un complesso davvero gigantesco. C’è un’enorme statua di un Buddha seduto nella sala di preghiera principale e le numerose Stupa, sale di preghiera e altre entità del complesso sono conservate in modo impeccabile. Dalla terrazza principale si possono scattare foto incredibili della valle.
4° GIORNO (5 agosto) – Leh ⇒ in viaggio fotografando Alchi e Likir ⇒ Nurla (→ 160 km.)
Dopo colazione lasciamo l’hotel in direzione ovest verso Lamayuru lungo la strada che conduce in Kashmir.
Likir: situato a 52 km da Leh il monastero è stato fondato nel XI scolo d.C. ridedicato nel xv secolo ad un altro ordine monastico (la setta dei cappelli gialli). Notevoli per le enormi statue d’argilla del Buddha e vari e antichi manoscritti, antichi costumi e strumenti religiosi.
Alchi: Il gomma di Alchi patrimonio UNESCO si trova a 67 km da Leh risale al 1000 d.C. ed è stato costruito dal traduttore Rinchen Zangpo, che ha portato dal vicino Kashmir trentadue intagliatori del lego per la realizzazione del monastero di Alchi.
Proseguimento per Nurla che si trova a metà strada per villaggio di Lamayuru.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
5° GIORNO (6 agosto): Lamayuru ⇒ in viaggio fotografando Rinzog ⇒ Leh (↔ 115 km.)
Colazione in hotel. Mattina in visita a Lamayuru che offre location incredibili per la fotografia
Lamayuru: Senza dubbio lo scenografico Lamayuru Gompa arroccato su uno sperono di roccia può essere considerato uno dei più interessanti monasteri del Ladakh. Secondo la leggenda, durante il periodo del Buddha Sakya Muni esisteva un lago cristallino dove oggi sorge il monastero, con la benedizione del Lama l’acqua del lago si ritirò lasciando il posto al monastero. Il complesso appartenente all’ordine monastico Kagyupa è stato fondato nell’XI secolo, oggi ospita una biblioteca ritenuta la più antica della regione e 11 teste del Buddha Avalokiteshwara.
Rizong: Il Rizong Gompa si trova ad una distanza di circa 73 km dalla città di Leh. Costruito dal grande Lama Tsultim Nima, risale all’anno 1831. Circa 40 monaci risiedono nel Rizong Gompa del Ladakh, che appartiene all’Ordine Tsongkhapa.
Dopo la visita procederemo per Leh.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
6° GIORNO (7 agosto): Leh ⇒ Valle della Nubra ( →120 km)
Ci alziamo di buon mattino e dopo colazione in hotel iniziamo il viaggio verso la Nubra Valley testualmente ” la valle verde”, aperta al turismo solo dal 1993. Per accedere alla valle si sale fino uno dei passi carrozzabili più alti del mondo, il Khardung La (5.602 m).
Abitata da popolazioni di cultura Balti che poco hanno a che vedere con l’india che conosciamo, la zona è una terra contesa al Pakistan dopo la guerra del 1971. La Nubra è la terra degli alti passi, una regione remota incastrata tra il Tibet e la provincia dello Xinjiang (Cina). Una enclave lontana e austeramente bella intrappolata tra aspre montagne. La regione in realtà comprende due valli: Nubra e Shyok. Entrambi i loro fiumi scorrono tra vette ghiacciate e le depressioni del Karakoram Range prima di finire più a sud nel maestoso Indo. Un territorio incorniciato da bandiere di preghiera, monasteri tibetani e antichi chorten, campi verdissimi di cereali delimitati da boschetti di pioppi sparsi qua e la lungo il corso sinuoso dei due fiumi.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel.
7° GIORNO (8 agosto): ⇒ Valle della Nubra ⇐
Colazione in Hotel. Giornata interamente dedicata all’esplorazione della valli del fiume Nubra e Shyok, le dune di sabbia e i villaggi di Diskit (3.144 m.), Hunder (3.o48 m.) e il remoto villaggio di cultura Balti, Turtuk (2.800 m.) che sorge ai remoti confini con il Pakistan. Visiteremo prevalentemente sulla valle del fiume Shyok, fotograficamente la più interessante.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
8° GIORNO (9 agosto): Valle della Nubra ⇒ Lago di Pangong
Dopo colazione in hotel partenza per il Pangong Tso. Il lago Pangong situato a quota 4.250 m, con una lunghezza di 134 km. e una ampiezza massima di 5 km. è il più grande bacino d’acqua salata dell’Himalaya che si estende per due terzi in Tibet (Cina). Terra dei nomadi Changpa che vivono isolati in campi tendati, il lago è incorniciato magnifiche e brulle vette che superano abbondantemente i 5.000 m. con acque azzurre e cristalline. Ciò rende Pangong una delle mete più spettacolari dell’Himalaya e preferite per la fotografia.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
9° GIORNO (10 agosto): ⇒ Lago di Pangong ⇐
Colazione e giornata interamente dedicata alla fotografia, all’esplorazione del del lago e al relax.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
10° GIORNO (11 agosto): Lago di Pangong ⇒ Leh
Dopo colazione partenza per Leh. Lungo il percorso saliremo verso il passo Chang La (5.360 m.) il nome significa letteralmente “Northern Pass” (Chang = nord, La = Passo). Dopo il pranzo lungo la strada ci fermeremo al Chemde gompa semplicemente bellissimo; la verdeggiante valle è in netto contrasto con le montagne sterili e brulle.
Pensione completa. Pernottamento in Hotel
11° GIORNO (12 agosto): Leh ⇒ Delhi
Dopo colazione trasferimento all’aeroporto di Leh e in volo raggiungeremo Dehli.
Accoglienza e proseguimento per l’hotel. Nel pomeriggio visita del bazar di Old Dheli e l’antica moschea Jama Masjid.
Cena libera e pernottamento in Hotel
12° GIORNO (13 agosto): Delhi ⇒ Italia
Trasferimento all’aeroporto internazionale di Delhi e volo di linea per il rientro in Italia.
il prezzo include:
il prezzo non include:
〉 Fotografia di viaggio, considerazioni, aspetti e prospettive
〉 Le tecniche di base: composizione e la luce
〉 Il ritratto di viaggio/ ritratto ambientato
〉 il reportage, accenni di Digital Storitelling Process (come creare una storia)
〉 Il paesaggio: settaggio della fotocamera, utilizzo delle tecniche dell’iperfocale e del focus stacking
〉 Approfondimento delle tecniche di ripresa sul campo
〉 Sviluppo digitale di un file Raw
Mi sembra doveroso rilevare come il valore dell’apparecchio fotografico non è ad ogni costo sinonimo di una “buona o una cattiva fotografia” poiché il valore estetico di un’immagine non è riconducibile esclusivamente al mezzo, ma all’intuizione, alla creatività e alla sensibilità personale nell’individuare il senso più autentico del linguaggio, in questo caso capace di concretizzarsi in una maggiore forza visiva.
Detto ciò, si consiglia comunque un corpo macchina reflex o mirroless e un corredo minimo di obiettivi dal grandangolo al medio tele (chi già possiede un’ottica 50 mm fissa ne scoprirà l’estrema versatilità durante il viaggio; semplicemente perfetta). Schede di memoria, chiavetta usb, adattatori per pc o tablet (consigliati per visionare le foto), batterie di scorta, caricabatterie e un adattatore universale per presa di corrente. Un treppiede da viaggio sarà sufficiente a completare l’equipaggiamento fotografico di base e uno zaino per contenere il tutto.
In Ladakh le giornate estive sono prevalentemente soleggiate e le temperature max non sono mai troppo elevate. La sera, invece, potrebbero scendere repentinamente e in tal caso è consigliata una giacca tecnica più calda. Grossomodo potete tenere presente come riferimento il clima estivo alpino, anche se siamo a quote decisamente più elevate. Si consiglia un abbigliamento tecnico adeguato, calzature adatte a terreni sterrati e nel caso in cui una pioggia ci sorprenda durante una visita o una camminata sarà utile munirsi preventivamente di un poncho da trekking impermeabile.
Agenzia Viaggi e Tour Operator
ATG Around The Globe
Roma – 00184, Italia
Contatto: Cristiano Lastricati, cristiano@atglobe.it
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